Elogio della bicicletta

Elogio della bicicletta

La bellezza e la saggezza della rivoluzione a pedali 

 

Non posso parlarvi della bici, ma solo della mia bici. La quale è, prima di tutto, un passaporto. Esattamente come il cane quando lo si porta a passeggio: serve ad incontrare gente affine. Gente che non si rassegna a trip organizzati o a fare da guardona in safari di cellophane. (...) Ciascuno ha le sue spiegazioni per la malattia insana dell'andar su ruote, perché infinite sono le esperienze che la bici riesce a sintetizzare. C'è il viaggio come leggerezza, come nomadismo esistenziale ed eliminazione del superfluo (...). Ci sono la lentezza e la memoria (...). Ci sono la fuga e la solitudine negli elementi (...) o il viaggio come introspezione. Il mio vecchio torpedone mi dà tutto questo ed altro ancora.
Da Paolo Rumiz, Francesco Altan, Tre uomini in bicicletta,  Milano, Feltrinelli, 2002, p.12

Una selezione dei titoli è disponibile in formato PDF:
47 - elogio della bicicletta