per gli altri

L'Aemilia Ars è soprattutto opera di Lina. Al timone della sua impresa al femminile, la contessa è mossa da un duplice intento: estetico e sociale. Da una parte, infatti, vuole educare il gusto compositivo delle tante brave ricamatrici sparse per la città e le campagne, dall'altra intuisce che questa preziosa abilità è il vero tesoro delle donne e può essere sfruttato a fini commerciali per sollevare tante dall'indigenza e aiutare anche molte dame dell'aristocrazia in declino e mantenere il decoro a cui sono state abituate.

(S. Bersani, 101 donne che hanno fatto grande Bologna, Roma, Newton Compton, 2012, p. 212)