nelle arti

Sono nature morte quasi diafane, vaporose, come sospese sulla soglia estrema della loro riconoscibilità di oggetti familiari. Di una sostanza che sembra alleggerita d'ogni peso, volume, consistenza plastica. Per desiderio di luce, si direbbe, come se la materia tendesse a sublimarsi nella luce e in essa riscattare la sua fisicità opaca, la sua precarietà. E' un nuovo approdo per Norma Mascellani, quello forse più arduo, certo il più elegiaco fra quanti ha toccato nelle molte stagioni della sua pittura.

(C. Spadoni, in: La donazione Samorini Mascellani, Bologna, Grafiche Ruggero, 1999, p. 184)