La città degli scrittori

Se si volessero suddividere in due gruppi tutte le descrizioni di città esistenti secondo il luogo di nascita dell'autore, risulterebbe certamente che quelle scritte dalle persone native del luogo sono nettamente in minoranza. Lo stimolo superficiale, l'esotico, il pittoresco agisce solo sul forestiero. Perché un nativo giunga a rappresentare l'immagine di una città occorrono motivi diversi e più profondi. Motivi che inducono a viaggiare nel passato anziché in luoghi lontani. 
Walter Benjamin, Il ritorno del flâneur, in Ombre corte: scritti 1928-1929, a cura di Giorgio Agamben, Torino, Einaudi, 1993

A metà strada fra il romanzo, il reportage, le guida turistica e il racconto di memorie, gli omaggi a città che gli scrittori hanno fatto proprie, per nascita o per scelta, e di cui sono riusciti a cogliere il genius loci.