Roberto Freak Antoni

"Vorrei, con il vostro consentimento, presentarvi un artista che non ha eguali e neppure qualcuno che gli somigli. Cresciuto musicalmente nell'inferno del Bronx bolognese, dotato di un'ugola e di un alito davvero invidiabili, cultore del sottovuoto, collezionista di buone intenzioni, vate (o forse water) del rock di seconda mano (cioè usato, cioè demenziale). Mastrolindo della retorica, Attila del savoir faire, Messner dell'Underground, Roberto nella vita. Un personaggio che porta sulle sue deboli spalle di gelataio il peso della cultura degli ultimi anni, quelli che contano, Freak Antoni".

(R. F. Antoni, Non c'è gusto in Italia a essere intelligenti, Milano 1991, p. 9)