Una città ospedaliera

Città nelle retrovie del fronte, Bologna si distinse durante la guerra per la sua generosa attività di accoglienza, assistenza e cura dei soldati combattenti. Vari enti organizzarono un complesso sistema di ricevimento e sistemazione di migliaia di feriti e traumatizzati. Per la loro degenza furono allestiti ospedali e ricoveri in edifici provvisori come il Baraccato o in scuole e istituti requisiti allo scopo dai militari. Mentre i profughi provenienti dalle terre occupate furono accolti persino nei cinematografi. I combattenti trovarono in città anche strutture per il riposo e lo svago, come la Casa del Soldato e servizi di assistenza religiosa. I ragazzi delle scuole, le donne, associazioni come la "Pro Patria" e la "Dante Alighieri" si prodigarono a raccogliere fondi e inviare generi di conforto ai soldati al fronte. La "mobilitazione patriottica" spinse anche molti giovani all'arruolamento volontario.