Pro e contro la guerra

Anche a Bologna, come nel resto del paese, vi furono posizioni favorevoli e contrarie all'ingresso dell'Italia in guerra. In città la contrapposizione delle idee fu più drammatica dopo la vittoria dei socialisti alle elezioni amministrative del 1914. La loro posizione, caratterizzata dalla formula "nè aderire, né sabotare", li espose alla reazione violenta degli interventisti (nazionalisti, futuristi, radicali, ecc.), che più volte presero d'assalto Palazzo d'Accursio e arrivarono ad aggredire fisicamente il sindaco Zanardi.