L'Italia in guerra

Con il Patto di Londra l'Italia rompe con la Triplice e si schiera con l'Intesa. Grandi manifestazioni interventiste spingono il paese alla guerra, cosa che avviene il 24 maggio 1915. Da subito la strategia di Cadorna delle grandi "spallate" sul Carso si rivela disastrosa. Gli italiani subiscono sull'Isonzo brucianti sconfitte, con migliaia di morti. Quella che doveva essere una rapida avanzata verso Vienna diventa una logorante guerra di trincea sugli altipiani e sulle cime delle Alpi. Nel 1917 poi gli austriaci passano al contrattacco, fino all'umiliante disfatta di Caporetto. La resistenza sul Piave è pagata dai vertici militari e politici con grandi promesse ai fanti contadini. Nel 1918 il corso della guerra in Europa cambia. Prevalgono le potenze occidentali e anche l'Italia ne approfitta. L'armistizio con l'Austria avviene dopo l'agognata conquista di Trento e Trieste. Rimane il prezzo incredibile di vite umane (680.000 caduti) di un conflitto mai tanto aspro e crudele.