Gappisti e staffette

I partigiani in azione dentro le mura.

Portammo con la macchina le due casse a una distanza di cinquanta-sessanta metri dall'ingresso, poi Tempesta, Terremoto, Nerone, Maio, Lampo e io, con infinite precauzioni, levandoci le scarpe per non far rumore, riuscimmo a trascinarle una a destra e una a sinistra della porta. Ci allontanammo, e questa volta avemmo la soddisfazione di sentire il potente scoppio.

(Epopea partigiana, Bologna, S.P.E.R., 1949, p. 27)