l’epopea della Direttissima Bologna-Firenze

“Nel progetto finale la Grande Galleria dell’Appennino si snoda per 18.510 metri, a doppio binario, con una stazione per le precedenze all’altezza del nono chilometro provenendo da Bologna. Realizzarla fu un’impresa titanica, dal sapore epico … Il lavoro dei minatori fu ostacolato dalle infiltrazioni d’acqua, dalle esplosioni per i gas, nonché segnato da vari incidenti in cui persero la vita un centinaio di operai …”

(Bologna Centrale. Città e ferrovia tra metà Ottocento e oggi, a cura di R. Dirindin, E. Pirazzoli, Bologna 2008, pp. 96-97)