la stazione tra il 1870 e il 1980

Bologna era il centro ferroviario più importante d’Italia … ma non c’erano pensiline né sottopassaggi, cose di cui si cominciava a parlare come di cose tedesche. C’era una fumosa tettoia, rovente d’estate e dentro la quale d’inverno la tramontana, ingolfandosi di straforo, riusciva a cacciar nebbia mista col fumo

(R. Bacchelli (1927), in Bologna Novecento. Un secolo di vita della città, a cura di M.L. Bramante Tinarelli, Castelmaggiore 1998, p. 172)