Il teatro dialettale

Scorzoni entrò nel "casotto", afferrò la prima marionetta che gli venne alle mani e la innalzò alla ribalta a dialogare con quelle che erano già in scena. Su di giri per il vino bevuto, dotato di parola facile e salace, reso più comico il suo dire da quel difetto di pronuncia che a Bologna si chiama "suzizer", lo Scorzoni incontrò un tale successo di ilarità che il burattinaio lo scritturò immediatamente perchè continuasse a interpretare lo straordinario, esilarante personaggio di Persuttino Gambuzzi.

(Arrigo Lucchini, Cronache del teatro dialettale bolognese. Dalle origini ai giorni nostri, nuova edizione a cura di Davide Amadei, Bologna, Pendragon, 2006, p. 28)