Speciale Venezia. Liliana Cavani e le altre

Speciale Venezia. Liliana Cavani e le altre

Donne con la macchina da presa
  

Una delle cose che impariamo nei film diretti da uomini è cos'è la "donna dei sogni". Quello che impariamo nei film diretti da donne è di cosa parlano le donne vere. Non credo che gli uomini vedano le cose sbagliate e le donne giuste, solo che vediamo le cose in modo diverso.

Mi piacerebbe vedere più donne registe perché rappresentano metà della popolazione e hanno dato alla luce il mondo intero.

Jane Campion

In occasione della consegna del Leone d'oro alla carriera alla regista Liliana Cavani durante l’80a Mostra d'arte cinematografica di Venezia (30 agosto - 9 settembre 2023) Salaborsa propone alcuni libri e film che riflettono (i primi) e affermano (i secondi) la centralità delle donne registe nel cinema italiano. Volgendo lo sguardo al passato si devono necessariamente citare Elvira Notari, la prima regista donna italiana, Cecilia Mangini, considerata la prima documentarista, ma anche Lina Wertmüller che detiene il primato con la sua candidatura all’Oscar per la miglior regia. Ci sono poi Francesca Archibugi, Cristina Comencini, Wilma Labate, Antonietta De Lillo... registe della generazione di mezzo impegnate, in concorrenza con i colleghi uomini, nel farsi strada anche a costo di un’omologazione formale. Le nuove generazioni raccolgono il testimone: Alice Rorhwacher, Emma Dante, Susanna Nicchiarelli, Laura Samani, solo per citarne alcune, sono cineaste che hanno mostrato la possibilità di raccontare il mondo da un punto di vista inedito.