Quando anche le donne si misero a dipingere

Quando anche le donne si misero a dipingere

"Non credo facile stabilire quando le donne si siano messe a dipingere: anche il caso, marginalissimo, di una monaca miniatrice è una pura ipotesi".

Quando anche le donne si misero a dipingere, Anna Banti

Per l'intestazione di questa bibliografia abbiamo preso in prestito il titolo di un saggio di Lucia Lopresti, storica dell’arte, scrittrice, critica letteraria, teatrale, cinematografica e traduttrice conosciuta con il nome d'arte di Anna Banti perché è “il mio vero nome, quello che non m’è stato dato dalla famiglia né dal marito”.

Le donne hanno dovuto attendere secoli e lottare duramente per vedere riconosciute le loro capacità e le loro doti in qualsiasi ambito della società. Anche nel mondo della pittura hanno faticato ad affermarsi: nella storia dell'arte studiamo le vite di pittori illustri e solo in qualche raro caso, visto appunto come una eccezione, spiccano nomi femminili, uno per tutte quello di Artemisia Gentileschi.

Ci chiediamo fino a che punto le donne hanno accettato oppure sfidato le ideologie tradizionali di genere e i comportamenti femminili convenzionali nella loro vita professionale e personale. Molte, a partire dalle prime "virtuose" rinascimentali, sfidarono le posizioni sociali tradizionalmente attribuite alle donne ma solo nel Novecento i territori dell'arte cominciarono ad aprirsi alle donne facendo emergere un mondo per molto tempo nascosto nell'ombra, evidenziando così la straordinaria ricchezza dell'arte femminile.