copertina di Peter Kuper, Diario di New York: una cronaca illustrata di quattro decenni a New York, Latina, Tunué, 2018

Peter Kuper, Diario di New York: una cronaca illustrata di quattro decenni a New York, Latina, Tunué, 2018

Peter, un bambino di nove anni, lascia Cleveland per la prima volta nella sua vita, per andare visitare la Grande Mela. Giunto nella metropoli, viene travolto da un mare di rumori e persone che popolano le strade. Tra il bimbo e l’organismo fatto di strade, grattacieli, ponti e venditori ambulanti di hot dog scatta subito il colpo di fulmine che lo spingerà, poco più che diciannovenne, a trasferirsi nella città che non dorme mai per viverci e realizzare il suo sogno: diventare un fumettista. Peter è naturalmente l’autore (Premio Eisner 2016 per “Rovine”), in quest’opera decide di concedersi una profonda retrospettiva sul rapporto quarantennale che lo lega alla metropoli che non dorme mai. La natura antologica del volume, le storie autoconclusive e le illustrazioni risultano indipendenti tra loro, tenute insieme esclusivamente da quel fil rouge rappresentato dalla cronaca di quattro decenni a New York, come recita il sottotitolo. Decisamente corposa la sezione dedicata all’orribile attacco alle Torri Gemelle del 11 settembre 2001, evento che ha profondamente scosso l’animo e l’immaginario di Kuper Leggendo questo bel volume, vediamo emergere la manualità con la quale è stata realizzata ogni singola illustrazione, ma soprattutto l’evoluzione artistica dell’autore e la sua costante ricerca di soluzioni visive originali e d’impatto.