
Lo spacciatore di fumetti
Sandor ha quindici anni, vive nel ghetto di Budabest e spaccia.
È un contrabbandiere di storie, di fumetti e questo lo fa stare bene. Il brivido del pericolo, il rischio di essere scoperto, il continuo sfuggire al controllo di un padre ormai troppo distante e sconosciuto, del preside fedele al regime, della polizia militarizzata dei “controllori”, lo fa sentire grande, un uomo.
Appuntamento fisso: ogni mese stessa ora, stesso posto e stesso giaccone verde militare. che Sandor indossa per attraversare tutta la città e andare a recuperare quella “spazzatura” tanto temuta dallo Stato ungherese, che ha il sapore della libertà. Un eroe tra supereroi di carta.
Ma Sandor non è solo, con lui Nikolai, Bibo e Zio Szabò: i fantastici quatto! Vicini di casa, compagni di letture e inseparabili amici. Amici fidati con cui organizzare gli affari, condividere esperienze e progettare un futuro completamente diverso dalla realtà dell’Ungheria di quegli anni.
Con loro le giornate passano veloci, un equilibrio perfetto regolato da un codice morale fino a quando … qualcosa cambia e nulla sarà più come prima: “Fino a quel giorno avevamo scelto come compagni gli eroi di contrabbando di cui ogni sera leggevamo le storie, ma qualcosa in fondo al nostro cuore cominciava a mettere in dubbio la nostra scelta.[…] I nostri supereroi erano sempre al nostro fianco, solidi e squadrati, e se ne stavano lì, come le sentinelle della nostra fantasia, a segnare il passo. Ma non era tutto: c’era qualcos’altro che cominciava a scricchiolare …”