copertina di Jón Kalman Stefánsson, I pesci non hanno gambe: storia di una famiglia, Milano, Iperborea, 2015

Jón Kalman Stefánsson, I pesci non hanno gambe: storia di una famiglia, Milano, Iperborea, 2015

visti dall’alto, dalla prospettiva degli dei, i monti non sono una minaccia e nemmeno una bellezza da capogiro, piuttosto erbe violacee, che la neve dell’inverno ha trasformato in fiori di ghiaccio, in rose antiche donate al cielo sopra l’Islanda, e dall’aereo su cui si trova Ari, nel posto accanto al finestrino, il 19A, il suo cuore spezzato batte con un impeto di cui si vergogna, palpita in quel modo da quando le nubi si sono diradate all’improvviso ed è apparsa l’Islanda, con le sue rose antiche, i ghiacciai e la nera striscia arenosa a sud