copertina di Hugues Micol, Scalp: la funesta cavalcata di John Glanton e dei suoi sanguinari compagni, Quartu Sant'Elena, Oblomov, 2017

Hugues Micol, Scalp: la funesta cavalcata di John Glanton e dei suoi sanguinari compagni, Quartu Sant'Elena, Oblomov, 2017

Ambientato in un West fosco e violento, racconta le vicende di John Glanton, fuorilegge, soldato, cacciatore di scalpi e massacratore di indiani, a partire dalle testimonianze dello scrittore e pittore Samuel Chamberlain, che si unì alla sua banda per un periodo. La vicenda e la figura di John Glanton rimangono ammantate di mistero. Alla fine del libro, di lui abbiamo la memoria del volto, del suo abbruttimento implacabile. Non una parola sentiamo pronunciata da lui, i racconti e le voci degli altri gravitano attorno al suo silenzio e ne sono in qualche modo assorbiti. Il lettore rimane interdetto, privo di consolazione, anche di quella che nasce dalla tragedia di un eroe maledetto. Scalp si può leggere anche come l’ennesimo tassello di un immaginario che ha percorso e percorre il cinema come il fumetto, la letteratura come la musica: Il mito della frontiere, il sogno o come preferite l’incubo americano…