Goffredo Bellonci

1882-1964

Figlio del professor Giuseppe Bellonci, frequenta la facoltà di lettere e filosofia dell'Università di Bologna, dove è allievo di Carducci, Acri e Gandino.

È uno dei più fedeli discepoli di Alfredo Oriani e assiduo di ritrovi cittadini, quali Il Caffè del Corso o il Caffè delle Scienze.

Giornalista e scrittore, collabora a vari giornali con novelle, saggi, poesie, elzeviri. Nel 1907 si trasferisce a Roma e entra nel "Giornale d'Italia" diretto da Alberto Bergamini. Il quotidiano è il primo ad introdurre la terza pagina culturale. Quindi lavora come capo della redazione romana del "Resto del Carlino" diretto da Mario Missiroli. Del "Carlino" e del "Messaggero" è anche corrispondente dall'estero.

Nel 1929 pubblica una raccolta di scritti dal titolo Pagine e idee, in cui sostiene il primato dell'Italia riguardo al Romanticismo. Si occupa soprattutto di arte, letteratura e teatro. Tra i suoi saggi si annoverano: Introduzione alla letteratura di oggi (1932), Sette secoli di novelle italiane (1953), Il teatro del Novecento, pubblicato nella Storia del teatro italiano di D'Amico.

Ricopre l'incarico di presidente dell'Istituto internazionale per la storia del teatro e del Centro nazionale di ricerche teatrali, oltre che di consigliere dell'UNESCO.

Assieme alla moglie Maria Villavecchia fonda nel 1947 il "Premio Strega", i più ambito premio letterario italiano. Muore nel 1964 a Lido di Camaiore.

  • Dizionario dei bolognesi, a cura di Giancarlo Bernabei, Bologna, Santarini, 1989-1990, v. 1., p. 98

Internet:

Luoghi
  • Palazzo Loup piazza Calderini, 4
  • Caffè delle Scienze via Farini, 24
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