
Gabriella Giandelli, Sotto le foglie, Bologna, Coconino Press, 2008
La storia è pervasa da una melanconia che sa di miele, che invischia e scalda. Che sa consolare. Un dolore che si mostra senza vergogna, in metafore che si fanno delicati personaggi. Creature con il cuore tratteggiato, che raccontano il dolore e lo esorcizzano per noi. Stranieri che ci osservano, capiscono e ci sollevano almeno un po\' da quel languore così forte, che pervade tutto. Nessuna fuga è possibile. Esiste solamente l\'immobilità che sta “sopra le foglie”…