
Frank Miller, 300, Ariccia, Magic Press, 2007
In questo adattamento narrativo lo stile grafico ricorda quello dell'opera precedente di Miller, Sin City, anche se qui l'uso del colore dà alle scene un'inedita potenza emozionale. Le tavole, suddivise inizialmente in due pagine, sono state poi riunite in un formato orizzontale. Si ha l'impressione di sfogliare un libro d'arte piuttosto che il racconto grafico di un famoso episodio dell'antichità classica. Frank Miller crea il suo Leonida con la stessa potenza grafica di Batman o di Daredevil. L'opera, così come il film successivo, sarà oggetto di critiche riguardo alla ricostruzione storica di alcune parti. Ciononostante, sottoscriviamo la definizione che ne ha dato Roberto Saviano: “Un gioiello, uno di quei capolavori che ascrivi alla grande letteratura”.