copertina di Daniel Clowes, Pussey!, Quartu Sant'Elena, Oblomov, 2017

Daniel Clowes, Pussey!, Quartu Sant'Elena, Oblomov, 2017

In un epoca che risalta i nerd e la loro cultura, le parodie dello stesso sdoganamento e di, capitalizzazione di un intero immaginario. Le riflessioni di Clowes appaiono un dato acquisito e forse poco originale, ma sono interessanti perché vengono da un grande autore e dalla rivista che è stata il suo principale laboratorio di idee, segnalando quindi alcune traiettorie della sua poetica; altra considerazione sono una testimonianza dall'interno, deformata quindi, emotiva ma sincera, di un preciso e cruciale momento della storia del fumetto americano. Pussey in definitiva è molto divertente. La lettura che fa l’autore del fumetto seriale americano è semplice, diretta senza alibi, un reportage che riguarda la fine degli anni'80 e il primo lustro dei 90' quando il mercato americano dei comics inizia a espandersi. La frenesia editoriale è data dal nascere e dall'affermarsi delle case indipendenti che sfidano direttamente i colossi dell'intrattenimento cartaceo come DC e Marvel. Ma alcuni sentono già puzza di crisi…