Dado per il compleanno di Biblioteca Salaborsa

Sabato 13 dicembre Biblioteca Salaborsa festeggia il tredicesimo anno d'apertura. Per celebrare, è stato chiesto ad un artista di donare un'opera per il manifesto del compleanno come hanno fatto, dal 2001 in poi, Concetto Pozzati, Pirro Cuniberti, Eva Marisaldi, Cuoghi Corsello, Blu, Luca Trevisani, Ericailcane, Margherita Moscardini, Beatrice Alemagna, Moira Ricci, Paper Resistance e Wolfango (tutti i manifesti sono visibili cliccando sul link a fianco).

Quest'anno l'artista è Dado: dal 13 dicembre sarà possibile richiedere una copia omaggio del manifesto ai banchi informazione della biblioteca; il segnalibro sarà in distribuzione libera.

Qualche domanda a Dado:

Da dove sei partito per sviluppare il lavoro che hai donato a Biblioteca Salaborsa?
Il lavoro nasce da un autentico sentimento di appartenenza alla città. Sono da sempre sensibile al fascino che desta il paesaggio urbano, sia del centro, sia della periferia. Negli anni, ho maturato verso Bologna un profondo senso di dovere e di partecipazione, da cui muove la complessità del mio lavoro.
Sono partito pensando ad un luogo simbolico che fosse riconoscibile da tutti i cittadini, uno spazio in grado di affascinare più persone. Ebbene, San Petronio è luogo di culto, è un edificio storico artistico ed è un simbolo della città.
Nel contempo, è un edificio che resta storicamente incompiuto e, da cittadino, da cristiano e da writer, ho ritenuto opportuno poter ideare un fantasioso progetto architettonico a conclusione della facciata della chiesa. Il mio progetto è costituito da elementi architettonici a forma di nastri di cui sono composte le strutture in ferro e le vetrate. In tal modo, ho cercato di coniugare più aspetti: quelli inerenti alla cultura del writing (che è un linguaggio contemporaneo) e quelli più ideali, inerenti all'umanesimo e alla tradizione religiosa da cui proveniamo. I nastri (che caratterizzano il mio stile), disegnano una spirale sulla pianta della chiesa e creano un effetto di slancio, sospensione ed equilibrio verso l'alto. Se si segue la loro traiettoria, si scopre che i nastri si intersecano con un enorme fregio di pietra che rappresenta un'aureola. In sintesi, posso concludere che ho disegnato nel progetto ciò che mi ha spinto a credere nella strada e nella scrittura: la ricerca di una melodia a cui tendo da sempre, attraverso la ricerca dello stile per il tramite del disegno della scrittura.

Come ti immagini l'utilizzo, la diffusione di questo tuo lavoro, di questa tua immagine attraverso manifesti e segnalibri?
Salaborsa è diventato un altro luogo simbolo della città, capace di convogliare diverse generazioni, di metterle in relazione e di offrire un tempo ed uno spazio a tutti. Io immagino che il mio lavoro muova un immaginario in grado di rappresentare le energie culturali, sociali e creative della città.

Cosa in particolare ti tiene legato a Bologna?
La mia storia, innanzitutto, che è fatta di amore e di odio verso la città. L'avere conosciuto dall'interno le strade, le atmosfere ed i limiti di questa Bologna, dalla periferia al centro. La voglia di riuscire ad apprezzarne le abitudini, le tradizioni e i modi di dire.
E poi, il mio quartiere e gli amici, alcuni davvero di infanzia.

Ora, quali idee ti stanno guidando? A quali progetti stai lavorando?

Avrei voglia di portare avanti grandi progetti, su grandi pareti, collaborando con diversi artisti, nazionali ed internazionali. Poi, ho delle idee per alcune piccole sculture, laboratori di writing per ragazzi/e, la realizzazione di alcuni vestiti e progetti per grandi opere di writing.Le biblioteche nella tua storia: hai qualche ricordo in particolare? 
Andare a veder i burattini con mio nonno proprio in Salaborsa...incontrarmi sulle gradinate delle biblioteche con gli amici...cercare i libri in preda al panico per recuperare materie all'ultimo momento...lezioni e spettacoli, momenti di piacere e di studio con gli amici.


Cosa vorresti trovare in biblioteca che ora non c'è? 

Voi fate già tanto e, credetemi, Salaborsa non ha nulla da invidiare a splendide biblioteche che ho visto all'estero. Forse, ecco...l'unica cosa è che faccio fatica a trovare in biblioteca libri davvero seri ed importanti di writing.

Ti piace leggere? Cos'è per te la lettura? 
Sì. Per me è un viaggio dentro me stesso: penetrare pieghe della mia anima che so che esistono, ma è difficile portare alla luce. A volte poi, la lettura è solo informazione e raccolta di dati funzionali alle mie ricerche.

Tre libri, tre film, tre cd che consigli.
Libri: La grafologia di Frate Giacomo Maria Moretti / Writing from underground di Phase2 / Le Confessioni di Sant'Agostino
Film: Nudo e crudo di Eddie Murphy / I Guerrieri della notte di Walter Hill / The Tree of Life di Terrence Malick
Dischi: Tutti gli album di Astrud Gilberto / Tutti gli album di Harry Belafonte / Tutto di Nina Simone