cronologia: Bologna dal 1502 al 1552

1502
Cesare Borgia, nipote del papa Alessandro VI, minaccia Bologna con le sue truppe. Il compromesso ottenuto da Giovanni Bentivoglio preserva la città dalla guerra, ma comporta notevoli oneri finanziari.

1505
Terremoto devastante, carestia e epidemia nella provincia bolognese.
Aspertini: Adorazione dei Magi e Pala del Tirocinio (ora Pinacoteca nazionale, BO)

1505-1506
Viene affrescato dai pittori di corte Costa e Francia l'Oratorio di Santa Cecilia, cappella dei Bentivoglio dietro l'abside di San Giacomo. I dipinti narrano le storie dei martiri Cecilia e Valeriano. Dopo la partenza di Costa per Mantova gli affreschi sono completati da Chiodarolo e Aspertini.
Aspertini in S. Cecilia: Decollazione e seppellimento dei santi Valeriano e Tiburzio

1506
Giovanni Bentivoglio lascia Bologna col suo seguito e, sotto la protezione del re di Francia, si dirige a Milano. Il papa Giulio II fa il suo ingresso trionfale in città.
Aspertini lascia Bologna e soggiorna a Lucca, compiendo affreschi in San Frediano fino al 1509.

1507
Tentativo fallito di rientro dei Bentivoglio. Saccheggio e demolizione del palazzo di corte in strada San Donato. Con la distruzione dell'edificio scompaiono anche i cicli dipinti da Lorenzo Costa e Francesco Francia.

1510
In base a un'idea di Donato Bramante è ricostruito lo scalone che collega il piano terreno del palazzo civico con gli ambienti di rappresentanza del piano nobile, crollato per il terremoto del 1505.

1511
Restaurazione bentivolesca con l'appoggio francese. Distruzione della rocca di Galliera riedificata da Giulio II. A furor di popolo è fatta a pezzi la statua di Giulio II, opera di Michelangelo, posta sulla facciata di San Petronio.

1512
Bologna ritorna alla Chiesa. Giulio II non ripristina il Senato. In città è mandato il vescovo di Avignone, mentre le truppe del duca d'Urbino devastano le campagne circostanti.

1514
Giunge a Bologna per la chiesa di San Giovanni in Monte la pala di Raffaello con la Santa Cecilia in estasi, attorniata dai Santi Paolo, Giovanni, Agostino e Maddalena.
Aspertini è eletto Massaro delle Quattro Arti (carica che ricoprirà anche nel 1520, 1532, 1541 e 1550). Firma un affresco ora perduto nella biblioteca del convento di San Michele in Bosco, disegna le tarsie del coro della chiesa.

1515
Incontro a Bologna tra Leone X e Francesco I di Francia.
Aspertini: Pala con la Vergine, Santa Lucia, San Nicola e tre fanciulle, Chiesa di San Martino.

1519
Alfonso Lombardi scolpisce il Compianto sul Cristo morto, ora nella cattedrale di San Pietro e la statua in terracotta raffigurante Ercole seduto, posta nel salone del primo piano di palazzo d'Accursio.
Aspertini: Pietà e quattro santi per la cappella Marsigli in San Petronio.

1522
Tentativo di ritorno dei Bentivoglio. Annibale arriva fin sotto le mura della città con 8000 uomini.
Transito della Vergine di Alfonso Lombardi nell'Oratorio di Santa Maria della Vita.

1524-1530
Decorazione delle porte laterali della facciata di San Petronio. 34 formelle di marmo di scultori toscani (Zacchi, Tribolo) e locali (Lombardi, Seccadenari). Si aggiungono alcuni pittori come Giacomo Francia e Aspertini.
A. in San Petronio: Cristo sorretto da Nicodemo, nella lunetta del portale minore a destra.

1527
Dopo il sacco di Roma, ultimo vano tentativo di rientro dei Bentivoglio. Il passaggio dei Lanzichenecchi porta carestia e peste nel territorio bolognese.
Parmigianino dipinge la pala con San Rocco in San Petronio.

1529
In novembre inizia a Bologna il convegno tra Carlo V e il papa.
Aspertini: con Alfonso Lombardi costruisce e decora un arco trionfale in Palazzo Pubblico, come apparato per l’ingresso a Bologna di Carlo V e Clemente VII.

1530
Il 24 febbraio solenne incoronazione di Carlo V Imperatore per mano di Clemente VII in San Petronio.
Prima di ritornare nella natia Parma, Parmigianino dipinge il Ritratto di Carlo V e Madonna della rosa (ora Dresda).

1531
Francesco Guicciardini è inviato dal papa come governatore di Bologna, unico laico in tre secoli.
Aspertini: Grandi ante per l'organo di San Petronio con storie del Santo.

1532
Secondo convegno bolognese tra Carlo V e il papa.

1539
Arrivo a Bologna degli artisti di cultura tosco-romana Cecchino Salviati e Giorgio Vasari.

1547
Il Concilio di Trento si trasferisce a Bologna. Le riunioni si tengono in palazzo Sanuti, oggi Bevilacqua in via D'Azeglio, presiedute dal card. Giovanni Maria Dal Monte legato di Bologna

1549
Edificazione di Palazzo Poggi in strada San Donato. All’interno affreschi di Nicolò dell'Abate e Pellegrino Tibaldi.

1552
Aspertini muore il 19 novembre. E' sepolto in San Martino.