Breve storia della Biblioteca Natalia Ginzburg

La Biblioteca decentrata Mazzini era la biblioteca del quartiere omonimo (il quale, a metà degli anni 80’, dopo la riorganizzazione dei quartieri cittadini, insieme a San Ruffillo, divenne quartiere Savena).

La struttura era collocata presso il Centro civico di via Faenza fin dal 1976. Ben presto emerse come primario il problema della carenza degli spazi per una biblioteca in piena espansione e venne quindi, dopo numerosi sopralluoghi, individuata un più idonea struttura per le mutate esigenze. Si trattava di un ampio edificio situato nelle vicinanze che aveva ospitato una scuola elementare e una dell’infanzia.

Dopo i lavori di ristrutturazione, alla fine del 1993 la biblioteca si trasferì nei nuovi locali di Via Genova 10 e riaprì al pubblico ai primi di febbraio 1994.

L’inaugurazione ufficiale della nuova sede avvenne il 24 novembre 1994 e la biblioteca fu dedicata alla memoria della scrittrice Natalia Ginzburg, da poco scomparsa. Questa proposta era emersa da un mini sondaggio effettuato tra gli utenti della biblioteca nell’ultimo trimestre del 1993; la scelta, inoltre, seguiva anche il lavoro già svolto dalla biblioteca nella pubblicazione del libro “Il voto alle donne. Testimonianze delle donne elette a Bologna dal governo CNL ad oggi”.

Alla cerimonia, come si legge nell’opuscolo informativo pubblicato per l’occasione, erano presenti Il Sindaco di Bologna Walter Vitali, i rappresentanti dell’Associazione Italiana Biblioteche, i figli Carlo e Andrea e altri familiari di Natalia Ginzburg.

L’editore Giulio Einaudi, impossibilitato ad intervenire, inviò un telegramma di adesione.

In questi nuovi spazi, la biblioteca poté finalmente allargarsi (circa 900 mq.). Anche il patrimonio ha continuato a crescere superando i 60 mila documenti.