Bologna “teatro del mondo”

“Roma … era assediata. Di fronte alle richieste di Francesco I e Carlo V, di fronte al pericolo di perdere il controllo di un delicatissimo ingranaggio quale quello conciliare, la Chiesa fu costretta sulle difensive: ed è appunto in tali condizioni che si manifestò l’utilità di Bologna. Dovendo trattare con sovrani nel pieno del loro potere, e per di più accompagnati da fior di milizie, non era forse miglior partito dirottare su questa città gli uni e le altre, e tenere Roma al riparo da disagi e pericoli?”

(M. Donattini, Bologna, “teatro del mondo”. I grandi incontri della prima metà del Cinquecento, in Storia illustrata di Bologna, a cura di W. Tega, Milano, 1989, vol. II, p. 36)