copertina di Bisogno di libertà

Bisogno di libertà

Iperborea, 2007

Si può essere liberi da soli? Non credo. La libertà ha senso solo in rapporto agli altri [...] Il regno della libertà è quello della vita in società, quello degli esseri umani. La nostra libertà personale dipende, che lo si voglia o no, da quella degli altri. Il prezzo da pagare per essere liberi senza che sia a scapito della libertà altrui, è la solitudine.
All'età di sette anni Björn perde il padre morto in un naufragio con altre cinque persone. Viene svegliato nel cuore della notte dalle urla della madre disperata che ha appena appreso la notizia, ma non riesce a piangere, non ha nessun nodo alla gola, non riesce ad essere triste e abbattuto come le circostanze richiederebbero. Solo più avanti negli anni Björn comprenderà appieno il significato di quello stato d'animo, ma una cosa la capisce subito: lui non è come gli altri e non si deve vergognare della propria diversità.
Infatti, In questa bellissima autobiografia, Björn Larsson ci racconta di un ragazzo che ama Parigi e che decide giovanissimo di stare due anni in quella città assolutamente solo, per diventare un grande scrittore. Ci racconta della sua passione per il mare, per l'orizzonte irraggiungibile, per i risvegli in baie isolate e talmente belle da mozzare il fiato. Ci racconta del suo rifiuto alla leva militare e gli anni passati in carcere per rimanere fedele al proprio proposito e alla propria natura libera e irrequieta. Ci racconta dell'amore e della difficoltà di coniugare i due termini, amore e libertà, quasi fossero un antinomia inconiugabile, ma che il giovane Larsson non può fare a meno di vivere, cercando di svelarne la vera e profonda essenza. Un trattato filosofico che parte dalla propria esperienza personale, come dovrebbe essere ogni ragionamento sui grandi temi della vita.