1919 - Onoranze ai reduci della Brigata Bologna ...
18 febbraio - Si svolgono a cura della Cucina del Soldato alla stazione le onoranze ai soldati della Brigata Bologna, reduci dalle battaglie del Montello e di Feltre. Il 39. e 40. reggimento inalberava una bandiera con gli emblemi araldici di Bologna e il motto “Si venies invenies”, cioè la risposta del libero Comune all'imperatore Federico II, che minacciava di assediare la città colpevole di tenere prigioniero suo figlio Re Enzo. La Cucina del Soldato offre un rinfresco. L'allestimento è particolarmente curato: ai muri bandiere italiane e alleate, corone di alloro e il Bollettino della Vittoria.
luglio - Termina l'attività dell'Ufficio per le notizie alle famiglie dei militari al fronte. Si tratta di una iniziativa benemerita, originata in Francia e promossa per la prima volta in Italia da alcune donne bolognesi, tra le quali la contessa Lina Bianconcini Cavazza. L'opera aveva ottenuto il riconoscimento del Ministero della Guerra e della Prefettura e il sostegno della Camera di Commercio e della Cassa di Risparmio. Nel corso del conflitto mondiale l'Ufficio notizie ha compilato, servendosi dell'opera di 350 volontari, un enorme archivio con milioni di voci, comprendente circa 14.000 schede relative ai caduti e ai dispersi provenienti dai comuni della provincia di Bologna (2.310 sono i caduti e 203 i dispersi dalla città). Il materiale raccolto sarà poi pubblicato nel 1927.
luglio - Termina l'attività dell'Ufficio per le notizie alle famiglie dei militari al fronte. Si tratta di una iniziativa benemerita, originata in Francia e promossa per la prima volta in Italia da alcune donne bolognesi, tra le quali la contessa Lina Bianconcini Cavazza. L'opera aveva ottenuto il riconoscimento del Ministero della Guerra e della Prefettura e il sostegno della Camera di Commercio e della Cassa di Risparmio. Nel corso del conflitto mondiale l'Ufficio notizie ha compilato, servendosi dell'opera di 350 volontari, un enorme archivio con milioni di voci, comprendente circa 14.000 schede relative ai caduti e ai dispersi provenienti dai comuni della provincia di Bologna (2.310 sono i caduti e 203 i dispersi dalla città). Il materiale raccolto sarà poi pubblicato nel 1927.