copertina di 1917 - Le donne guidano le manifestazioni di protesta ...

1917 - Le donne guidano le manifestazioni di protesta ...

febbraio - Manifestazioni di protesta contro la guerra, sviluppatesi nelle campagne, giungono sotto la guida delle donne fino agli stabilimenti industriali situati in città, in particolare quelli con una notevole presenza di manodopera femminile. Le operaie del Pirotecnico e quelle della lavanderia militare di Borgo Panigale si muovono già in febbraio. In aprile è la volta delle lavoratrici del carnificio di Casaralta e della Sigma. Secondo alcuni osservatori, queste agitazioni sono un “assaggio” della capacità di contrasto delle autorità, secondo altri sono un tentativo abortito di quello sciopero generale del quale i socialisti tessono da tempo la trama.
25 maggio - Sul “Resto del Carlino” è pubblicato un manifesto del Comitato “Pro Patria” a favore della guerra, combattuta per l'unità nazionale e per spezzare il sogno egemonico dei “due imperi tedeschi”. Firmato da Luigi Silvagni, il manifesto auspica che anche coloro che non hanno impugnato le armi, si mobilitino a favore dei soldati e delle vittime del conflitto. La “Pro Patria” annovera molti intellettuali e personalità (Enrico Pini, Alessandro Ghigi, Eugenio Jacchia, Giuseppe Tanari tra gli altri) che in seguito confluiranno tra le fila del fascismo.
16 dicembre - Da porta D'Azeglio un corteo di richiamati della classe 1899, in marcia verso la stazione e diretti al fronte, percorre la via San Mamolo gremita di bandiere tricolori. Poichè il Comune non ha esposto il Gonfalone, un gruppo di mutilati di guerra e studenti entrano, dopo duri scontri, nel palazzo municipale e riescono ad issare il vessillo.