copertina di 1915 - Violenze contro i neutralisti ...

1915 - Violenze contro i neutralisti ...

23 febbraio - In risposta alle violenze avvenute nei giorni precedenti in varie città italiane contro i neutralisti, i socialisti occupano il palazzo dei Notai, nel quale è in programma un comizio del Fascio d'azione rivoluzionaria. Ne nasce una furiosa collutazione tra gruppi contrapposti. La ex anarchica Maria Rygier, il futuro quadrumviro fascista Michele Bianchi, il repubblicano Pietro Nenni e altri improvvisano una manifestazione di protesta antisocialista sugli scalini di San Petronio.
1 maggio - La festa del lavoro è l'occasione per la giunta comunale socialista di ribadire il proprio "orrore per la guerra", che impedisce l'affermazione delle idee democratiche e porta inevitabilmente fame e povertà per le classi umili.
14 maggio - Gli interventisti tentano di invadere Palazzo d'Accursio al grido "Socialisti beduini".
16 maggio - La direzione del partito socialista si riunisce a Bologna, assieme ai rappresentanti del gruppo parlamentare e della C.G.L. La direzione ribadisce le posizioni neutraliste del PSI: nasce la parola d'ordine del segretario Lazzari "Nè aderire nè sabotare". Per il 19 maggio vengono previsti una serie di comizi contro la guerra, che saranno però vietati dalla questura.
23 maggio - Un corteo di interventisti con bandiere tricolori e i vessilli di Trento e Trieste si dirige verso il municipio gridando: "Fuori la bandiera a Palazzo, il Palazzo è buio!". La folle travolge il cordone di carabinieri e agenti e si riversa sugli scaloni e nelle sale. Poco dopo, sul terrazzo dell'ingresso principale, appaiono tre bandiere, una delle quali viene fissata al davanzale, come segnale di rimprovero per l'assenteismo dell'amministrazione comunale. Si gridano slogan contro il sindaco Zanardi e a favore del conflitto contro l'Austria per la conquista delle terre irredente.