copertina di 1914 - I socialisti vincono le elezioni ...

1914 - I socialisti vincono le elezioni ...

28 giugno - Nelle elezioni amministrative la vittoria è dei socialisti, che precedono di mille voti i clerico-moderati (12.689 voti contro 11.370). Francesco Zanardi è eletto sindaco. Il PSI ottiene, grazie al sistema elettorale di tipo maggioritario, 48 seggi su 60. Il quotidiano cattolico "L'Avvenire" registra con preoccupazione lo storico evento: "Bologna dotta, liberale e turrita sotto l'egemonia della Camera del lavoro e dell'analfabetismo". La prima amministrazione socialista si insedia a Palazzo d'Accursio il 15 luglio.
Luglio - All'opera dell'assessore Mario Longhena (1876-1967) è affidata la realizzazione del motto dell'amministrazione Zanardi "pane e alfabeto". I socialisti puntano ad allargare l'istruzione ai ceti popolari. Propongono un' istruzione "non superflua, né troppo superficiale", adatta a creare l'operaio moderno. Nonostante le difficoltà di bilancio dovute alla guerra, negli anni 1914-19 verranno triplicate le scuole per l'infanzia, saranno inaugurate "scuole all'aperto" per bambini gracili e organizzate colonie scolastiche, frequentate da oltre 1000 ragazzi. Ai metodi Aporti e Froebel sarà aggiunto quello di Maria Montessori, basato sul libero sviluppo della personalità del bambino in un ambiente stimolante.
18 luglio - Agenti del Comune entrano nei forni cittadini e si fanno consegnare un pezzo di pane crudo per sottoporlo ad analisi chimica. I risultati degli esami effettuati dimostrano che il pane è in genere di qualità scadente ed è venduto a prezzo troppo elevato. Mantenendo invariato il prezzo, il Comune impone un miglioramento della qualità.
10 agosto - Una Commissione presieduta dal vice-sindaco Nino Bixio Scota studia un nuovo contratto d'affitto in sostituzione di quello esistente su base annuale. E' inoltre avviata una campagna per la verifica delle condizioni degli alloggi e dei servizi igienici. Gli incaricati del Comune visitano in 20 giorni migliaia di abitazioni e negozi, rilevando decine di pozzi malsani, latrine inadeguate o inesistenti, "appartamenti luridi". Nonostante una forte protesta, i proprietari sono costretti a sanare le irregolarità rilevate. Il problema casa è oggetto di altre misure approvate dal Consiglio comunale fin dalle prime sedute: dalla cessione gratuita di terreni per la costruzione di case per gli operai a un piano di risanamento degli alloggi di edilizia popolare, a facilitazioni e incentivi per i costruttori di edifici economici. E' inoltre istituito un registro degli appartamenti sfitti, costantemente aggiornato.
28 agosto - Il Comune decide di aprire, sotto il voltone del Podestà, uno spaccio per la vendita calmierata di generi alimentari, in reazione al vertiginoso aumento dei prezzi seguito allo scoppio della guerra. Alcuni uscieri del comune vendono uva praticamente a prezzo di costo, circa 20 centesimi al chilo, tra le "ostinate insolenze dei fruttivendoli". Dopo l'uva seguiranno altri generi (pane, farina, mele, riso, ecc.) a prezzi notevolmente inferiori a quelli dei privati.
11 novembre - L'amministrazione socialista decide di non esporre la bandiera nazionale sugli edifici del Comune per festeggiare il compleanno del Re. Questo gesto suscita una vivace protesta sia nel Consiglio comunale, sia presso parte dell'opinione pubblica. Alessandro Ghigi, consigliere dell'opposizione, afferma che l'esposizione del tricolore “significa soprattutto l'unione di tutti gli italiani” e accusa il Sindaco di socialismo retrivo, bollando l'episodio come un “blando atto rivoluzionario del genere peggiore”. In risposta alle polemiche il sindaco Zanardi rivendica la “visione laica” della sua amministrazione.