copertina di 1881 - Riattivazione dell'acquedotto romano ...

1881 - Riattivazione dell'acquedotto romano ...

Viene riattivato l'acquedotto dell'epoca di Augusto (27 a.C.) che porta l'acqua del fiume Setta alle pendici dei colli cittadini attraverso un cunicolo sotterraneo di circa 18 chilometri. Il recupero dell'antica infrastruttura è opera dell'ingegnere e archeologo Antonio Zannoni. Il nuovo acquedotto è gestito dalla Società Nazionale Gasometri ed Acquedotti (promossa tra gli altri da Bettino Ricasoli e Luigi Tanari). Il 5 giugno 1881, al centro di Piazza Maggiore, si leva un'alta colonna d'acqua, mentre in vari punti della città entrano in funzione alcune fontane provvisorie. Nelle piazze Cavour e Malpighi sgorgano getti e roteano girandole idrauliche. Il ripristino dell'acquedotto romano porterà un miglioramento delle condizioni igieniche in città: i casi di colera, ad esempio, diminuiranno nei vari quartieri in proporzione alla diffusione dei nuovi condotti, che andranno a sostituire i tradizionali pozzi di falda.