copertina di San Pietroburgo
Fëdor Dostoevskij, Le notti bianche, Torino, Einaudi, 1988

San Pietroburgo Fëdor Dostoevskij, Le notti bianche, Torino, Einaudi, 1988

…ma non dimenticherò mai la storia di una bellissima casetta, color rosa chiaro. Era davvero una graziosa casetta, di pietra, e mi guardava con tanta affabilità, e con tanto orgoglio fissava le sue goffe vicine, che il mio cuore si rallegrava quando mi capitava di passarle vicino. La settimana scorsa attraverso la strada guardando la mia amica, quand\'ecco un grido lamentoso: \"Mi tingono di giallo!!!\" Scellerati! Barbari! non hanno risparmiato nulla, né colonne né cornicioni e la mia amica è diventata gialla come un canarino. Sono stato preso da un attacco di bile, e non ho avuto la forza di rivedere quella poveretta, sfigurata, tinta col colore del celeste impero. Ora comprendi, o lettore, come io conosca tutta Pietroburgo. (p. 5)