copertina di Los Angeles
T. Coraghessan Boyle, América, traduzione di Ettore Capriolo, Torino, Einaudi, 1997

Los Angeles T. Coraghessan Boyle, América, traduzione di Ettore Capriolo, Torino, Einaudi, 1997

Nella parte alta del canyon, annidato in un avvallamento che l\'azione di un torrente da tempo dimenticato aveva scavato sul lato occidentale del crinale, c\'era la cosiddetta Arroyo Blanco Estates. Era una comunità isolata con un campo da golf, dieci da tennis, un centro di ritrovo e circa duecentocinquanta case ognuna con un acro e mezzo di terreno intorno e ognuna rigorosamente rispettosa dei patti, delle condizioni e delle limitazioni stabilite nel 1973 dagli articoli costitutivi della società. Tutte le case erano nello stile Missione Spagnola, dipinta con una delle tre sfumature di bianco prescritte e coperte da tetti arancione. Se uno voleva dipingere la casa di celeste o di rosa provenzale con imposte verde lime, era liberissimo di trasferirsi nella San Fernando Valley o a Santa Monica o in qualsiasi altro luogo di sua scelta, ma se acquistava una quota dell\'Arroyo Blanco Estates la casa doveva essere bianca e il tetto arancione. (p. 36)