copertina di L'opossum che invece no
Frank Tashlin, Donzelli, 2012
dai 4 anni

L'opossum che invece no Frank Tashlin, Donzelli, 2012 dai 4 anni

Questa è la storia di un piccolo opossum che vive nel bosco ed è sempre felice. Sorride con qualsiasi condizione metereologica e più di ogni altra cosa ama stare appeso su di un alto albero a testa in giù. Un giorno però un gruppetto di persone arriva nel bosco e vedendo l\'opossum così appeso scambia il suo ampio sorriso per una espressione triste. Decisi a rallegrare l\'opossum i quattro personaggi lo portano in città con l\'intento di fargli provare tutto ciò che ritengono divertente. Ma più i quattro si ingegnano più l\'incomprensione tra loro e l\'opossum diventa incolmabile. Pubblicato per la prima volta alla metà del secolo scorso questo libro è davvero un gioiello narrativo. Le sequenze di testo ed immagine sono costruite con un ritmo quasi cinematografico che ricorda certi cortometraggi o mediometraggi di animazione degli anni \'50. Le illustrazioni riescono e delineare perfettamente le caratteristiche psicologiche dei personaggi ottenendo effetti di grande umorismo e ironia. Immaginiamo che gli adulti si scateneranno nelle possibili intepretazioni da dare alla storia. C\'è chi la troverà un monito al mondo adulto perchè rispetti i ritmi e i bisogni dell\'infanzia; chi la vedrà come una critica ai tempi di vita della società industriale, e così via. Ciò che è certo è che l\'autore ci racconta con spietatezza e sarcasmo i quattro ottusi personaggi che vogliono far ridere l\'opossum (basti vedere come vengono rappresentati tramite le illustrazioni), mentre il piccolo animaletto viene rappresentato con una dolcezza e una tenerezza estreme. Proprio questo utilizzo di registri narrativi diversi e opposti rende la storia così efficace e ci fa parteggiare decisamente per il protagonista.