copertina di Erewhon
Samuel Butler, Erewhon, introduzione di Lucia Drudi Demby, Milano, Adelphi, 1988

Erewhon Samuel Butler, Erewhon, introduzione di Lucia Drudi Demby, Milano, Adelphi, 1988

Dopo circa mezzo miglio la carrozza abbandonò la strada principale, e passammo sotto le mura della città finché giungemmo davanti a un palazzo costruito su una piccola altura, subito fuori dell\'abitato. Era la casa di Senoj Nosnibor, e non si può immaginare nulla di più bello. Si trovava vicino alle stupende e venerabili rovine della vecchia stazione ferroviaria che, viste dai giardini della villa, offrivano uno spettacolo imponente. Il terreno, circa dieci o dodici acri in pendio, degradava in terrazze coltivate a giardino e collegate tra loro da ampie scalinate. Statue di squisita fattura ne ornavano i gradini, insieme a vasi pieni di cespi di fiori diversi che non avevo mai visto; file di vecchi cipressi e cedri, separati da vialetti erbosi, fiancheggiavano le rampe. (p. 69)