copertina di Andrea Pazienza, Pippo: antologia psicotropa, Milano, Mondadori, 2018

Andrea Pazienza, Pippo: antologia psicotropa, Milano, Mondadori, 2018

Pazienza in questo volume ripropone alcune storie che hanno per filo conduttore gli stupefacenti e il travagliato rapporto che l’autore aveva con essi. Una sorta di reportage in cui tutto è chiaro e confuso allo stesso tempo, in un gioco dove non è tutto idilliaco come sembra in apparenza, storie urbane ciniche, divertenti e spiazzanti in una Bologna oscura, illustrazioni in favore della legalizzazione delle droghe leggere, sono alcuni esempi di come il Paz stupisca continuamente attraverso quattro caratteristiche fondamentali: per il suo tratto mutevole, che va in un batter d’occhio dal realistico al surreale passando per l’underground; per la sua volontà di portare il linguaggio parlato, volutamente sgrammaticato per sottolinearne la marcata oralità, all’interno del fumetto italiano, la sua immortalità artistica, evidenziata dal valore delle sue storie, seppur ben radicate nel loro contesto storico di riferimento e infine per aver trattato durante tutta la sua carriera, con un tono tra il distaccato e il beffardo, un tema spinoso come quello delle droghe, che oltretutto lo toccava nel profondo.