copertina di Ancco, Ragazze cattive, Bologna, Canicola, 2018

Ancco, Ragazze cattive, Bologna, Canicola, 2018

Lei e Jeong-ea sono cattive ragazze: fumano, bevono, scappano di casa, fanno parte di un gruppo di bulle che terrorizza le compagne di scuola più giovani, partecipando a loro volta al ciclo di abusi del quale sono vittime. Ma il loro comportamento è soprattutto una corazza per difendersi, per attirare l’attenzione e, nei casi più estremi, per sopravvivere. Le ragazze cercano un posto in una società in cui le donne non valgono nulla, mentre imparano a conoscersi in quell’età caotica che è l’adolescenza, quando ci si umilia con le proprie, stesse scelte e si viene umiliati dalle conseguenze che ne derivano. Le “notti buie” che Chinju ricorda ripensando ai tempi della scuola, sono rappresentate da Ancco con cieli completamente neri, se non per il piccolo cerchio della luna, con vicoli oscuri in cui le uniche luci sono quelle che mostrano i maltrattamenti. La bellezza di quest’opera è stata riconosciuta anche al Festival di Angoulême dello scorso anno, dove Ragazze Cattive ha ricevuto il Premio Rivelazione, facendo di Ancco la prima fumettista coreana premiata dalla manifestazione.