Casa-museo Carducci

piazza Carducci, 5, Bologna

Le pareti tutt'intorno coperte di scaffali pieni di libri; nello scaffale a destra i poeti latini e le raccolte di poesie italiane; in quello a sinistra i poeti italiani e opuscoli poetici pure italiani; sopra gli scaffali le miscellanee di opuscoli del Risorgimento. In un lungo bancone, di fronte alle finestre, i manoscritti, in centoventi cartelle ...

(Albo carducciano, p. 74)

Nel 1890, anno in cui andò ad abitarlo, il villino Carducci, ultima dimora del poeta a Bologna, era al confine della città, "in località alquanto remota e lontana dal frastuono del centro". Aveva alle spalle la circonvallazione Mazzini-Santo Stefano e di fronte via del Piombo.

L'abitazione era composta da una serie di stanze ricavate sopra l'antica chiesa di Santa Maria della Pietà e San Barnaba o Chiesa del Piombo, fondata nel 1503, uno dei tanti luoghi di devozione alla Vergine addossati alle mura cittadine. La chiesa e l'adiacente oratorio furono sconsacrati in epoca napoleonica, venduti a privati e trasformati in abitazioni. Il poeta mantenne sempre, nell'atrio, una immagine devota della Madonna, davanti alla quale, entrando o uscendo di casa, era solito togliersi il cappello.

Un'ampia scala circolare, con al centro un lampione a gas prodotto dalla fonderia Calzoni, conduceva all'appartamento di Carducci al primo piano: un locale vasto, ma appena sufficiente a contenere i quasi 40.000 volumi della sua biblioteca personale.

Nella casa dominata dai libri furono introdotte nel tempo, con discrezione, alcune delle novità tecnologiche dell'epoca: i termosifoni al posto delle stufe, l'acqua dell'acquedotto invece di quella del vecchio pozzo, la luce elettrica.

La biblioteca e la casa furono acquistate dalla regina Margherita, devota amica di Carducci, e lasciate in uso al poeta finché in vita. Nel 1907 furono donate al Comune, per farne il museo delle sue memorie.

Approfondimenti
  • Albo carducciano. Iconografia della vita e delle opere di Giosue Carducci, Bologna, Zanichelli, 1980, pp. 72-74
  • Franco Bergonzoni, Le case di Carducci, in: Carducci e Bologna, a cura di Gina Fasoli, Mario Saccenti, Bologna, Cassa di Risparmio, 1985, pp. 52-57
  • Umberto Beseghi, Palazzi di Bologna, 2. ed., Bologna, Tamari, 1957, pp. 295-300
  • Orfeo Facchini, Imelde Bentivogli, Andar per santuari. 50 santuari mariani bolognesi, Pianoro, Editografica, 1995, p. 29
  • Erica Landucci, Passeggiata nel Liberty Bolognese, Bologna, Paolo Emilio Persiani, 2020, p. 116
  • Gianmario Merizzi, "... e tutta la città era in suoni". I luoghi della storia della musica a Bologna, Bologna, Comune di Bologna, 2007, pp. 96-97
  • Le strade di Bologna. Una guida alfabetica alla storia, ai segreti, all'arte, al folclore (ecc.), a cura di Fabio e Filippo Raffaelli e Athos Vianelli, Roma, Newton periodici, 1988-1989, vol. 1., pp. 146-150 (foto), vol. 3., p. 664
  • Visitando Casa Carducci. I libri e le immagini, gli oggetti e i ricordi, testo di Simonetta Santucci, Bologna, Costa, Comune di Bologna, 2009