couverture de Milo Manara, Hugo Pratt, Un'estate indiana, Milano, Mondadori, 2004

Milo Manara, Hugo Pratt, Un'estate indiana, Milano, Mondadori, 2004

Siamo nel 1600, nei territori delle prime colonie americane. Sono i giorni della cosiddetta “estate indiana”, quando l'autunno finisce e l'inverno sta per arrivare. Protagonisti della storia sono i coloni inglesi del villaggio di New Canaan, i pellerossa della tribù di Squando e i componenti della famiglia Lewis, che vive fuori del villaggio, emarginata dalla comunità bianca. I rapporti fra coloni e pellerossa sono buoni e i giorni scorrono tranquilli fino a un tragico mattino, quando due indiani Squando violentano una ragazza bianca e vengono per questo uccisi da Abner, un cacciatore della famiglia Lewis. La decisione di Pratt di scrivere questo fumetto nasce dal suo amore per il romanzo capolavoro di Hawthorne La lettera scarlatta, di cui è esplicito omaggio. In realtà egli ha ammeso un debito ancora maggiore per James Oliver Curwood, il cantore del Grande Nord. Questo è il primo fumetto di cui Pratt ha scritto la sceneggiatura, ma che ha lasciato disegnare ad altri, precisamente a Milo Manara, il quale ha aggiunto alla storia aspetti sensuali e morbosi, a Pratt sconosciuti.