
Will Eisner, Fagin l'ebreo, Roma, Fandango, 2008
Nel capolavoro di Charles Dickens Oliver Twist, Fagin è un personaggio odioso: lui e il suo socio Bill Sikes, rozzo e violento, rappresentano il male assoluto nelle sue diverse sfaccettature. Eisner, sempre più insofferente agli stereotipi sugli ebrei così largamente diffusi in tanti classici della letteratura, decide con quest’opera di affrontare la realtà e raccontare quella parte della vita di Fagin che era stata ignorata da Dickens. Nel suo stile magistrale, raffigura il malvagio Fagin come un individuo complesso e tormentato e, attraverso la sua storia, illustra la vita della comunità ebraica a Londra nell’Ottocento. Lo sguardo provocatorio sulla povertà, il pregiudizio e l’antisemitismo dell’epoca, è accompagnato da una narrazione per immagini di rara forza evocativa.