Il libro che non mi stancherei mai di rileggere…

Il libro che non mi stancherei mai di rileggere è Piccolo Cesare di William Burnett, ma consiglio caldamente anche L'inverno di Frankie Machine di Don Winslow e per gli amanti della Blaxploitation un fiore di assoluta bellezza: The Pimp (Il pappa) di Iceberg Slim, purtroppo non facile da trovare (Guanda 1999). Adoro anche Chester Himes, considerato a torto o a ragione dai critici un minore del genere, ma ti assicuro che le prime sessanta pagine di Corri uomo corri sono leggendarie. Perché solo scrittori americani? Perché vanno dritto allo stomaco, non si perdono in fronzoli e regalano moltissimo con poche parole.

Musica: su tutto Kind of Blue di Miles Davis e il doppio cd di Chet Baker The Last great concert: è l'ultimo, struggente, capolavoro Chet con una interminabile versione di My Funny Valentine che ti toglie anche la seconda pelle. Sotto l'ombrellone, per un'abbronzatura intensa, consiglio The dub side of the moon degli Easy Star All-Stars, l'effetto emolliente è assicurato ed è un viaggio low cost davvero conveniente.

Sul cinema non mi allontanerei troppo dalle visioni di Kubrick in Arancia Meccanica.