Ecco qui il mio listino…

Ecco qui il mio listino:
ho appena finito di leggere il romanzo di un bolognese d'adozione, Paolo Zanotti.
E' uno dei pochi libri italiani degli ultimi tempi che - temi a parte - avrebbe potuto sorgere dalla società letteraria ancora relativamente intatta degli anni '30 o '50, e star degnamente accanto alle opere di allora in un'ipotetica verticale critica di Debenedetti.
Si intitola Bambini bonsai, è edito da Ponte alle Grazie, e parla di un futuro in cui si condensa gran parte degli incubi apocalittici dai quali è scossa la nostra società: l'estinzione degli animali (sostituiti da asettici «programmi-natura»), la catastrofe climatica (fronteggiata con ingannevoli città-serre dalla volta celeste artificiale), l'alleanza perversa tra una tecnologia ridotta ad apriori biologico e le menzogne del potere.
Per il resto: negli ultimi tempi lavoro spesso tenendo in sottofondo le canzoni del gruppo Jacaré, composto da italiani che tentano una raffinata e multietnica sintesi tra musica popolare, jazz, canzone d'autore. Poi mi alzo dalla tastiera, aumento il volume e canticchio: “la duttiiiiiilitààà...”. Lo dico da assoluto profano, ma mi sembrano eccellenti. Hanno una cantante bravissima e un po' misteriosa, la bolognese Cristina Renzetti.
Sul film. Compie mezzo secolo quello che è forse il capolavoro di John Huston, Gli spostati (sceneggiato da Arthur Miller). E' un'opera di aridi paesaggi faulkneriani e di crepuscoli strazianti (l'ultima Monroe, l'ultimo Gable).
Io lo rivedrei almeno una volta a stagione.
Baci da Salaborsa, dove sto lavorando, a Salaborsa