Un giorno due contadini ...

Un giorno due contadini si sedettero vicino al tavolo dove Carducci giocava una partita a scopa. Il cameriere corse ad avvertirli che soltanto il poeta poteva giocare in quella sala e li invitò a salire nella saletta superiore: "Oh! Questa poi è bella, lui perché è professore può giocare qui, e noi perché siamo contadini bisogna che andiamo su nel granaio!", "Ci scusi, professore, perché non deve essere permesso anche a noi di giocare qui giù?".
Il poeta li invitò a sedere e disputò una partita a carte vinvendola; poi, come tante altre volte, uscì tronfio dal locale, rimurginando quei pensieri rimasti indelebili nel tempo: "Dite che non so far versi e non me ne importa, ma non dite che non so giuocare a briscola!".

(A. Molinari Pradelli, Bologna tra storia e osterie, Bologna, Pendragon, 2001, p. 46)