1990
Il XIX Congresso sancisce la fine del PCI
Dal 7 all'11 marzo si tiene al Palasport di Bologna il XIX congresso straordinario, che sancisce, pur tra mille contrasti, la fine del Partito comunista italiano.
Il segretario Achille Occhetto legge per oltre due ore la relazione principale. A combattere la sua linea si schierano l'ex segretario Alessandro Natta e il leader della sinistra del partito Armando Cossutta.
Sono presenti all'assise i massimi esponenti dei partiti avversari, da Bettino Craxi del PSI a Ciriaco De Mita e Arnaldo Forlani della DC. Molto numerosa è la partecipazione della federazione del PCI bolognese. Per seguire i lavori dell'assise è innalzato un maxi schermo in piazza Maggiore.
Durante il congresso vi sono proteste dei negozianti contro la chiusura di via Indipendenza. Fuori dall'hotel Baglioni e davanti al ristorante “Tre Frecce” in Strada Maggiore il segretario del PCI Occhetto e quello del PSI Craxi subiscono la contestazione dei giovani del Movimento della Pantera.
Fonti della notizia:
› consultaApprofondimenti:
Lamberto Bertozzi, Giuliano Musi, Andavamo al Madison. Storia, leggenda e miti del PalaDozza, Argelato, Minerva, 2018, pp. 125-127
Domenico Del Prete, Il muro della Bolognina, in: Bologna quarant'anni. Venti storie del passato, venti idee per il futuro, a cura della redazione di Repubblica Bologna, Roma, La Repubblica - Bologna, Pendragon, 2020, pp. 35-40