Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi

Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.

14 novembre 1951

L'alluvione del Polesine e il borgo Madonna di San Luca a Bosaro

Una gigantesca alluvione devasta il Polesine. Dopo diversi giorni di pioggia continua, nel pomeriggio del 14 novembre il fiume Po rompe a Paviole, Bosco e Malcantone di Occhiobello, distruggendo oltre 500 metri di argine.

In poche ore vengono allagati circa 40.000 ettari di terreni. Numerose persone perdono la vita all'alba del 15 novembre nei pressi di Frassinelle, dove un camion è travolto dalle acque limacciose della rotta. I danni dell'alluvione sono incalcolabili. Oltre 180 mila persone rimangono senza tetto. L'acqua invade tutta la provincia di Rovigo; il capoluogo e numerosi villaggi sono evacuati. Molti saranno costretti a lasciare per sempre i loro paesi.

Oltre diecimila profughi saranno accolti a Bologna e in provincia. Tra il 9 dicembre 1951 e il 20 aprile 1952 una mensa finanziata dall'Associazione Industriali bolognese distribuirà quotidianamente un pasto completo e una refezione serale a circa 400 profughi.

Gestiti da vari enti, quali l'ECA, le ACLI, la Pontificia Commissione di Assistenza, verranno allestiti 34 centri di raccolta e 43 "convivenze", ovvero piccoli punti di accoglienza per meno di 30 persone. Ancora nella primavera del 1952 rimarranno aperti sette centri per circa 2.500 sfollati.

Nel 1953 a Bosaro, il più piccolo comune del Polesine, sarà progettato dall'architetto Luigi D'Andrea - e realizzato a tempi di record - il Borgo Madonna di San Luca, un villaggio per sinistrati ai piedi dell'argine di Canalbianco, frutto di una sottoscrizione tra i lettori del "Giornale dell'Emilia".

Attorno ad un’ampia piazza saranno sistemate 16 abitazioni unifamiliari. L’Associazione degli industriali italiani farà costruire il nuovo municipio, mentre a cura dell’Ente Nazionale per la Distribuzione dei Soccorsi in Italia (E.N.D.S.I.) sorgerà il Centro sociale con annesso teatro.

Approfondimenti
  • Dino Biondi, Il Resto del Carlino 1885-1985. Un giornale nella storia d'Italia, Bologna, Poligrafici Editoriale, 1985, p. 305
  • Bologna 1937-1987. Cinquant'anni di vita economica, a cura di Fabio Gobbo, Bologna, Cassa di Risparmio in Bologna, 1987, p. 61
  • Beatrice Borghi, Rolando Dondarini, Bologna. Storia, volti e patrimoni di una comunità millenaria, Argelato, Minerva, 2011, p. 171
  • Walter Breveglieri, I giorni del grande fiume: il Polesine e l'alluvione del Po, novembre 1951, fotografie di Walter Breveglieri, a cura di Franca Varignana, Bologna, Minerva, 2001 (foto)
  • Nevio Casadio, Polesine '51. Voci e suoni del fiume, Roma, Rai-Eri, 2002
  • G. A. Cibotto, Cronache dell'alluvione. Polesine 1951, Venezia, Marsilio, 2001
  • L'industria a Bologna, Bologna, Associazione degli Industriali della Provincia di Bologna, 1976, p. 147
  • Giuliano Musi, I punpir ed Bulaggna. I pompieri di Bologna, Bologna, Minerva, 2013, pp. 39-40
  • Il Resto del Carlino. 45000 notti passate a scrivere la storia, a cura di Marco Leonelli, Bologna, Poligrafici, 2010, p. 220 (Aiutiamo gli alluvionati)
  • Le tracce di una storia. Lavoro, usi e costumi a S. Viola, a cura del Quartiere Reno e del Comune di Bologna, Assessorato alla Cultura, 2. ed., Bologna, Comune di Bologna, 1987, p. 20

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