Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi

Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.

28 ottobre 1932

I martiri fascisti nel sacrario della Certosa

Il fascismo bolognese celebra il Decennale della marcia su Roma. Al teatro del Corso, pieno all'inverosimile di camicie nere, si tiene la cerimonia d'apertura.

Contro lo sfondo del palcoscenico una grande immagine del Duce campeggia tra bandiere, trofei di alloro e una “fittissima selva” di vessilli fascisti, sindacali e patriottici, provenienti da Bologna e provincia.

Si tiene quindi la solenne cerimonia di traslazione, nel nuovo sacrario della Certosa, delle salme dei 53 caduti per la causa della Rivoluzione fascista. Il rito funebre è celebrato in San Petronio dall'arcivescovo Nasalli Rocca, alla presenza delle massime autorità locali.

Leandro Arpinati tiene un discorso commemorativo. La città è percorsa da un grande corteo di camicie nere, mentre i bar e i locali di intrattenimento abbassano le saracinesche, per rispetto della “famiglia eroica dei Morti”.

Il nuovo “Sepolcreto dei prodi fascisti” in granito di Siena, edificato nel VI chiostro della Certosa, accanto a quello della Grande Guerra, è opera dell'architetto Giulio Ulisse Arata (1881-1962), con la collaborazione dello scultore Ercole Drei (1886-1973), autore dei rilievi. Si presenta come un vasto ipogeo sovrastato dall'Ara dei Caduti.

All'ingresso è murata la scritta "Caduti per il fascismo Bologna memore qui li raccoglie e li onora in eterno". E' stato costruito con una sottoscrizione pubblica, alla quale hanno partecipato le personalità più in vista del fascismo bolognese, da Grandi a Federzoni. Lo stesso Mussolini ha inviato 5.000 lire.

Il valore simbolico del sacrario sarà bene espresso nelle pagine della rivista del Comune di Bologna:

“Non è privo di significato che questi nostri Fratelli siano stati raccolti qui, accanto ai Caduti della grande guerra, ai piedi di quel colle sacro ai bolognesi, di fronte al Littorale, palestra delle nuove generazioni: tutti si votarono alla medesima Causa, tutti caddero per lo stesso ideale, per l'Italia più grande, più libera, più potente. Essi continueranno, così riuniti, a vegliare sui confini della Patria, sui diritti della Vittoria, sulla quotidiana fatica del Duce”.

Approfondimenti
  • Bologna in camicia nera. Le cerimonie, le adunate e le celebrazioni del ventennio sotto le due torri, Bologna, Pendragon, 2006, pp. 97-98 (foto)
  • Gabriele Bonazzi, Bologna nella storia, Bologna, Pendragon, 2011, vol. II, Dall'Unità d'Italia agli anni Duemila, pp. 126-127, 155-157
  • Marina Calore, Il teatro del Corso 1805-1944. 150 anni di vita teatrale bolognese tra aneddoti e documenti, Bologna, Lo scarabeo, 1992, pp. 166-168
  • La Certosa di Bologna. Immortalità della memoria, a cura di Giovanna Pesci, Bologna, Compositori, 1998
  • La Certosa di Bologna. Un libro aperto sulla storia, Bologna, Museo civico del Risorgimento, 23 maggio - 5 luglio 2009, a cura di Roberto Martorelli, Bologna, Tipografia moderna, 2009, p. 232
  • Claudia Collina, L'arte incastonata nell'architettura bolognese di Giulio Ulisse Arata, in: Giulio Ulisse Arata. Architetture in Emilia Romagna, Piacenza, Giovanni Marchesi, 2012, pp. 106-107
  • Giulio Ulisse Arata. Architetture in Emilia Romagna, Piacenza, Giovanni Marchesi, 2012, pp. 93, 122-123, 129 (foto)
  • Fabio Mangone, Giulio Ulisse Arata. Opera completa, Napoli, Electa Napoli, 1993
  • I Martiri Fascisti alla Certosa, in: "Il Comune di Bologna", ottobre 1931, p. 4
  • Cristina Rocchetta, L'architettura monumentale del cimitero della Certosa. Il lessico, in: La Certosa di Bologna. Immortalità della memoria, a cura di Giovanna Pesci, Bologna, Compositori, 1998, p. 168
  • Fiorenza Tarozzi, Nuova amministrazione, nuova classe dirigente, in: Storia di Bologna, a cura di Renato Zangheri, Bologna, Bononia University Press, 2013, vol. 4., tomo 2., Bologna in età contemporanea 1915-2000, a cura di Angelo Varni, p. 197
  • Oriano Tassinari Clò, La "damnatio memoriae" sulle epigrafi di regime, in "Strenna storica bolognese", (1992), p. 382

Bologna 1932: il decennale della marcia su Roma nel «quadrivio della rivoluzione fascista» - di Fabio Calè

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