Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi

Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.

27 ottobre 1922

Mentre è in corso la marcia su Roma la Decima Legio occupa la città

Alla vigilia della marcia su Roma i fascisti, affiancati dagli Arditi, prendono possesso di Bologna manu militari. Le camicie nere bolognesi sono divise in tredici coorti, raggruppate in due legioni, una per la città e una per la provincia, al comando di Umberto Baccolini e Gino Baroncini.

Nella serata del 27 ottobre convengono in città più di duemila uomini. Il Prefetto fa presidiare dalle forze dell'ordine Piazza Maggiore e i principali edifici pubblici. L'esercito è consegnato nelle caserme.

Il mattino del 28 le squadre si concentrano nelle sedi centrali del partito, in via Marsala e in via Saffi. Viene occupata la ferrovia e circa trenta fascisti arrestati nei giorni precedenti sono liberati dal carcere con un colpo di mano architettato da Leandro Arpinati e Giancarlo Nannini.

In via Zamboni alcuni fascisti armati fermano gli agenti Paolo Vitalone e Carmelo Pancaldi in servizio di ronda e intimano loro di consegnare le pistole.

Si scatena una sparatoria nella quale le guardie e uno degli aggressori rimangono feriti. Vitalone morirà il giorno dopo all'ospedale, lo squadrista Mario Carlo Becocci il 4 novembre.

Mentre nel pomeriggio si ha la cessione dei poteri all'autorità militare, i fascisti occupano i magazzini dell'Associazione tubercolotici di guerra di Borgo Panigale, disarmando i militari di guardia. Alla Direzione centrale automobilistica si impossessano di quattro mitragliatrici.

La terza coorte, guidata da Arconovaldo Bonacorsi, attacca il campo d'aviazione dei Prati di Caprara. Gli assalitori sono respinti dai soldati di guardia e non riescono ad accedere ai depositi di artiglieria e munizioni. Lasciano sul campo due feriti. Lo sgombero totale dell'aeroporto viene ordinato entro l'alba del giorno seguente.

Durante i disordini di queste convulse giornate trovano la morte gli squadristi Giovanni Bisetti e Athos Vezzali. .

Il 29 ottobre viene devastata la roccaforte socialista di Molinella, denunciata dal federale Baroncini come "punto di polarizzazione del sovversivismo bolognese" e considerata una spina nel fianco per il movimento sindacale fascista. Viene invasa e devastata la sede delle cooperative e altri uffici periferici con la dispersione e la confisca dei beni.

A Bologna, dopo un incontro con il generale Sani, nuovo pleniopotenziario, i fascisti sfilano in perfetto ordine, inneggiando alle forze armate.

Intanto in altre zone della città avvengono scontri sanguinosi con le forze dell'ordine. Durante l'assalto alla caserma dei carabinieri di San Ruffillo, rimangono uccisi l'ex legionario fiumano Oscar Paoletti e lo squadrista Giancarlo Nannini, che saranno accolti tra i martiri della rivoluzione fascista.

Nella stessa occasione sono feriti Giuseppe "Peppino" Ambrosi, "meraviglioso squadrista di tutte le spedizioni più difficili" e l'ardito Giovanni Fantini. In zona sono devastate la biblioteca popolare, l'Azienda Macchine, la cooperativa Muratori.

In provincia vengono assaltati e occupati gli uffici di collocamento di Marmorta, San Pietro Capofiume e San Martino in Argine. Diversi dirigenti socialisti sono espulsi dal paese.

Approfondimenti
  • Pietro Alberghi, Il fascismo in Emilia Romagna. Dalle origini alla marcia su Roma, Modena, Mucchi, 1989, p. 617 sgg.
  • Gli antifascisti, i partigiani e le vittime del fascismo nel Bolognese, 1919-1945, Bologna, Comune – ISREBO, vol. I, Nazario Sauro Onofri, Bologna dall'antifascismo alla Resistenza, 2005, p. 356
  • Luigi Arbizzani, Sguardi sull'ultimo secolo. Bologna e la sua provincia, 1859-1961, Bologna, Galileo, 1961, p. 144
  • Gabriele Bonazzi, Bologna nella storia, Bologna, Pendragon, 2011, vol. II, Dall'Unità d'Italia agli anni Duemila, pp. 117-118
  • Beatrice Borghi, Rolando Dondarini, Bologna. Storia, volti e patrimoni di una comunità millenaria, Argelato, Minerva, 2011, p. 170
  • Guido Bortolotto, Storia del fascismo, Milano, U. Hoepli, 1938, p. 441
  • Giuseppe Brini, Artigiani a Bologna. Cenni di storia e attualità, Bologna, Tamari, 1978, pp. 147-148
  • Tullio Calori, Molinella. Cronaca e storia, Bologna, Tamari, 1975, p. 117
  • Giorgio Alberto Chiurco, Storia della rivoluzione fascista, vol. 4: Anno 1922, Firenze, Vallecchi, 1929, p. 441

  • Brunella Dalla Casa, Leandro Arpinati. Un fascista anomalo, Bologna, Il mulino, 2013, pp. 97-101
  • Fascismo e Antifascismo nella Valle Padana, a cura dell'Istituto Mantovano di Storia Contemporanea, Bologna, Clueb, 2007, p. 15 sgg.
  • Mimmo Franzinelli, Squadristi. Protagonisti e tecniche della violenza fascista. 1919-1922, Milano, Mondadori, 2003, pp. 400-402
  • Emilio Gentile, E fu subito regime. Il fascismo e la marcia su Roma, Roma, Bari, GLF editori Laterza, 2012, pp. 197, 214-215
  • Giuseppe Maini, San Ruffillo, fatti, luoghi e persone, Bologna, s. n., 2000
  • Giorgio Maioli, Giancarlo Roversi, Protagonisti a Bologna. Commercio e turismo, Bologna, GrafikMax Editrice, 1990, pp. 22-23 (C. Ambrosi)
  • Alberto Mandreoli, Vangelo e coscienza. Antifascismo e resistenza dei cattolici bolognesi, Trapani, Il pozzo di Giacobbe, 2015, pp. 92-93 (data cit. liberazione fascisti detenuti in San Giovanni in Monte: 22 ottobre 1922)

  • Nazario Sauro Onofri, Gli anni della dittatura (1920-1943), in: Storia di Bologna, a cura di Renato Zangheri, Bologna, Bononia University Press, 2013, vol. 4., tomo 2., Bologna in età contemporanea 1915-2000, a cura di Angelo Varni, p. 413
  • Le origini del fascismo in Emilia-Romagna. 1919-1922, a cura di Andrea Baravelli, Bologna, Pendragon, 2022, p. 189
  • Annalisa Padovani, Stefano Salvatori, Cronaca del nazionalismo e del fascismo a Bologna dal 1918 al 1923. Nomi, fatti, luoghi, Bologna, Tinarelli, 2011, pp. 201-203
  • Simona Salustri, La nuova guardia. Gli universitari bolognesi tra le due guerre (1919-1943), Bologna, CLUEB, 2009, p. 103
  • Il sindacato nel Bolognese. Le camere del lavoro di Bologna dal 1893 al 1960, a cura del Centro documentazione-archivio storico della Camera del lavoro territoriale di Bologna, Roma, Ediesse, 1988, p. 246
  • La storia d'Italia, Roma, La Biblioteca di Repubblica, 2005, vol. 25, Cronologia, p. 315
  • Storie di Case del Popolo. Saggi, documenti e immagini d'Emilia-Romagna, a cura di Luigi Arbizzani, Saveria Bologna, Lidia Testoni, Casalecchio di Reno, Grafis, 1982, p. 125
  • Oriano Tassinari Clò, La "damnatio memoriae" sulle epigrafi di regime, in "Strenna storica bolognese", (1992), p. 382
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