Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi

Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.

20 luglio 1919

Lo "scioperissimo" a favore della rivoluzione russa

Si svolge il 20 e 21 luglio uno sciopero internazionale di solidarietà con la rivoluzione russa e contro il trattato di Versailles. E' proclamato dal sindacato e dal Partito socialista e viene visto come grande prova rivoluzionaria.

Gli anarchici e i socialisti rivoluzionari provano a dare al movimento caratteristiche preinsurrezionali.

A Bologna la situazione è molto tesa, anche per l'improvvisa agitazione dei ferrovieri. Prima dello "scioperissimo" vengono arrestati per precauzione il leader anarchico Armando Borghi (1882-1968) e l'intero Comitato Centrale dell'USI.

Il Prefetto vieta la circolazione di automobili e mezzi simili per evitare disordini. Sono fatte affluire nel capoluogo diverse unità dell'esercito. Intanto le associazioni combattentistiche raccolgono l'appello di Benito Mussolini per un "antisciopero".

I partiti di sinistra e i sindacati dimostrano con i loro contrasti che un piano rivoluzionario non è attuabile. All'interno dell'Unione Socialista bolognese i riformisti di Zanardi si oppongono ai massimalisti capeggiati da Nicola Bombacci (1879-1945).

Dopo un dibattito molto acceso è votato un documento in cui si approva lo sciopero, ma si invita i lavoratori alla calma e alla disciplina. Si dichiara che la rivoluzione è per il momento rinviata.

Secondo Pietro Nenni, mentre gli ordini del giorno del PS e del sindacato, “il linguaggio della stampa, l’allarme dell’opinione pubblica” sembrano “preludere ad avvenimenti decisivi”, in definitiva le manifestazioni si svolgono in un clima più di festa che di rivolta.

L‘ordine pubblico non è sostanzialmente turbato e la borghesia, in preda a “un’emozione senza precedenti”, può trarre un sospiro di sollievo.

Approfondimenti
  • Pietro Alberghi, Il fascismo in Emilia Romagna. Dalle origini alla marcia su Roma, Modena, Mucchi, 1989, p. 63
  • Gli antifascisti, i partigiani e le vittime del fascismo nel Bolognese, 1919-1945, vol. 1., Nazario Sauro Onofri, Bologna dall'antifascismo alla Resistenza, Bologna, Comune-ISREBO, 2005, p. 350
  • Dal Santerno al Panaro. Bologna e i comuni della provincia nella storia nell'arte e nella tradizione, a cura e coordinamento di Cesare Bianchi, Bologna, Proposta edizioni, stampa 1987, vol. I, p. 77
  • Dizionario biografico degli anarchici italiani, Pisa, BFS, 2003, vol. 1., p. 230
  • Brunella Dalla Casa, Leandro Arpinati. Un fascista anomalo, Bologna, Il mulino, 2013, pp. 26-27
  • Le origini del fascismo in Emilia-Romagna. 1919-1922, a cura di Andrea Baravelli, Bologna, Pendragon, 2022, p. 195, 403
  • Annalisa Padovani, Stefano Salvatori, Cronaca del nazionalismo e del fascismo a Bologna dal 1918 al 1923. Nomi, fatti, luoghi, Bologna, Tinarelli, 2011, p. 60
  • Antonio Senta, Il sindacalismo anarchico a Bologna (1893-1923), Bologna, Edizioni Atemporali, 2013, p. 20
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