Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi

Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.

giugno 1918

Epidemia di influenza Spagnola

Anche Bologna è colpita da giugno dalla epidemia di influenza virale detta Spagnola, la più grande pandemia del secolo, responsabile di oltre 50 milioni di morti in tutto il mondo.

In città l'influenza si diffonde rapidamente in tutte le classi sociali. La prima ondata estiva è generalmente benigna, ma l'affezione riappare in settembre, colpendo in particolare i bambini.

La mortalità si mantiene elevata nella stagione fredda, soprattutto tra i soldati. Ogni giorno si contano circa cinquanta deceduti.

"Il Resto del Carlino" pubblica i primi dati ufficiali dell'epidemia: dal 1° al 13 ottobre vengono denunciati oltre 1.700 casi di grippe (influenza), con 235 decessi.

Le misure precauzionali riguardano la limitazione degli affollamenti, con la chiusura delle scuole, dei teatri, il divieto di fiere e mercati.

L'autorità militare mette a disposizione dei “poveri infermi affetti da influenza” l'ospedale Masi, capace di 300 letti, situato tra porta Sant'Isaia e porta San Felice.

Tra le vittime della Spagnola è registrato il consigliere comunale socialista William Maccari. Vi è anche il giovane pittore centese Aroldo Bonzagni (1887-1918), già firmatario nel 1909, assieme a Boccioni, Carrà e altri artisti, del Manifesto dei pittori futuristi.

Uno dei maggiori studiosi dell'epidemia influenzale, su incarico della Società medica chirurgica di Bologna, è il prof. Giuseppe Dagnini (1866-1928), allievo prediletto di Murri e primario medico dell'ospedale Maggiore.

Anche a Casalecchio di Reno la “Spagnola” colpisce sia militari che civili. In località Tripoli è costruito un ricovero con capanne e tende per il ricovero e la cura degli ammalati. La mortalità è elevata.

Approfondimenti
  • Antifascismo e resistenza a Casalecchio di Reno. Documenti e testimonianze, a cura di Graziano Zappi (Mirco), Bologna, Libreria Beriozka, 1988, p. 39
  • Stefano Arieti, Società e sanità a Bologna tra le due guerre mondiali, in "Il Carrobbio", 27 (2001), pp. 207-223
  • Alessandro Cervellati, Storia dei burattini e burattinai bolognesi (Fagiolino & C.), Bologna, Cappelli, 1964, p. 129
  • Fabio Degli Esposti, La grande retrovia in territorio nemico. Bologna e la sua provincia nella Grande Guerra (1914-1918), Milano, Edizioni Unicopli, 2017, pp. 764-769
  • Fondazione Cassa di risparmio in Bologna, Genus Bononiae-musei nella città, Antico e moderno. Acquisizioni e donazioni per la storia di Bologna (2001-2013), a cura di Angelo Mazza, Bologna, Bononia University Press, 2014, p. 206 (A. Bonzagni)
  • Romeo Forni, Viaggio con la pittura bolognese del XX secolo, Roma, A. Pellicani, 1996, p. 28
  • Miguel Gotor, L'Italia nel Novecento. Dalla sconfitta di Adua alla vittoria di Amazon, Torino, Einaudi, 2019, p. 34
  • Il Liberty a Bologna e nell'Emilia Romagna, Bologna, Grafis, 1977, p. 282 (A. Bonzagni)
  • Marilena Pasquali, La pittura del primo Novecento in Emilia e Romagna (1900-1945), in La pittura in Italia. Il Novecento, Milano, Electa, 1992, vol. 1., 1900-1945, tomo 1., pp. 341-342 (su A. Bonzagni)
  • Marco Poli, Sei secoli di epidemie a Bologna, 1348-1919, Argelato, Minerva, 2020, pp. 127-142
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